Nel mercato centrale della città vecchia, che inizia alla porta di Damasco, e che viene chiamato dagli arabi suk khan e-zeit (il mercato del caranvaserraglio dell'olio), c'è una curiosa pasticceria dove la specialità' è una pasta con ripieno di formaggio e noci cotta al forno.

Questa pasticceria, chiamata Zalatimo, è citata nelle migliori guide di Gerusalemme, ma non per merito delle sue ottime paste, bensì grazie al fatto che nel retrobottega conserva dei resti archeologici straordinari. Zalatimo infatti merita una visita non solo per assaggiare gli ottimi dolci, ma anche per poter vedere uno dei pochi resti della prima chiesa del S.Sepolcro.

Si tratta di una porta alta circa 4 metri fiancheggiata da due muri di pietre massicce.

La porta faceva parte dell'entrata monumentale a tre porte della prima Basilica del S.Sepolcro, costruita da Costantino nel 335 e distrutta poi dal califfo Hakim nel 1009.

Lo si può facilmente verificare osservando una mappa famosa, detta Mappa di Madaba.

La mappa, che rappresenta Gerusalemme nel 6 sec., mostra come il suk khan e-zeit (il mercato del caravanserraglio dell'olio), dove risiede la pasticceria Zalatimo, sia costruito esattamente sopra il Cardo romano, cioè la via principale che tagliava le città romane da nord a sud.

Cosa nasconde il pasticciere?

1. Il Cardo - 2. Basilica della Nea - 3. Basilica Haghia Sion - 4. Il S. Sepolcro

passeggiate sul mosaico con il mouse

Nella mappa si vedono tre chiese: due con l'entrata rivolta a ovest e l'altare a est (cosi' era consuetudine orientare tutte le chiese bizantine e crociate) e una terza curiosamente orientata in senso contrario e che l'artista ha dovuto quindi rovesciare, con un'entrata monumentale a tre porte. Da questi particolari gli storici deducono che quest'ultima fosse la prima Basilica del S.Sepolcro.

Infatti per Costantino la Chiesa del Santo Sepolcro doveva essere monumentale, doveva essere aperta sulla strada più importante di Gerusalemme, il Cardo, e rivolta verso la tomba di Gesù, che era ad ovest della strada stessa. L'attuale basilica del Santo Sepolcro non è sul cardo e non è rivolta a ovest. Perchè ? All'epoca dei Crociati, quando fu ricostruita la chiesa, il Cardo era stato ridimensionato e quindi non era più la via principale della città inoltre, i musulmani, avendo nel frattempo costruito una moschea nell'atrio dell'edificio costantiniano, limitarono l'estensione della nuova chiesa, che fu quindi orientata come voleva la tradizione, a est.